«Il vino italiano è molto più di un prodotto agricolo: è cultura, storia, territorio e un elemento distintivo della nostra identità agroalimentare, oltre ad essere una componente essenziale della nostra economia nazionale. In un momento storico così complesso è fondamentale riaffermare il suo valore profondo, anche attraverso una risposta unitaria, fondata su conoscenze scientifiche solide e su una comunicazione trasparente e responsabile. Il CREA, come l’ente pubblico italiano di ricerca sull’agricoltura e l’agroalimentare, ribadisce il proprio impegno a supportare il settore vitivinicolo con dati, studi e innovazioni scientifiche che ne garantiscano la competitività, la sostenibilità e la qualità, in coerenza con i principi della Dieta Mediterranea e della biodiversità territoriale e a sostenere un modello produttivo che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, valorizzando i territori e le denominazioni. Condividiamo pienamente la visione e il piano d’azione emerso oggi a Palazzo Chigi: solo attraverso un fronte comune tra istituzioni, mondo produttivo e comunità scientifica sarà possibile tutelare il valore autentico del nostro vino, contrastare derive allarmistiche e promuovere una narrazione coerente con la nostra storia, la nostra qualità e la nostra capacità di innovazione». Così Andrea Rocchi, Presidente del CREA, in occasione dell’incontro tenutosi a Palazzo Chigi tra i rappresentanti della filiera vitivinicola italiana e il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il Sottosegretario di Stato alla Salute Marcello Gemmato.
Vino italiano, cultura da difendere: scienza e istituzioni uniscono le forze
A Palazzo Chigi, il Crea sottolinea l'importanza della ricerca e della comunicazione responsabile per valorizzare il vino come espressione della Dieta Mediterranea e della biodiversità.