Contraffazione di cibi e bevande in Europa: serve trasparenza, tutela e tracciabilità

In occasione della Giornata mondiale contro la contraffazione, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) ha lanciato un appello contro l’allarmante diffusione di alimenti e bevande contraffatti, che mettono a rischio la salute dei consumatori e minacciano il patrimonio agroalimentare europeo. A sostegno dell’iniziativa, Coldiretti promuove una proposta di legge europea per rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine su tutti i prodotti alimentari venduti nell’UE, contrastando l’italian sounding e tutelando cittadini, produttori e territori. Un impegno congiunto per la trasparenza, la legalità e la difesa delle eccellenze DOP e IGP.

L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) nell’ambito della sua campagna per la Giornata mondiale contro la contraffazione, denuncia la preoccupante minaccia rappresentata dai prodotti alimentari e dalle bevande contraffatti in tutta l’UE. L’iniziativa arriva dopo che recenti relazioni hanno indicato che la contraffazione nel settore alimentare e delle bevande continua a rappresentare un rischio significativo per la salute dei consumatori, danneggiando al contempo le economie europee e il patrimonio culinario dell’Unione. Un allarme che va raccolto anche garantendo la piena trasparenza su quanto si mette nel piatto, attraverso l’obbligo di indicare l’origine in etichetta su tutti gli alimenti in commercio. Per questo la Coldiretti ha lanciato in Europa una proposta di legge di iniziativa popolare con l’obiettivo di raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori. La misura renderebbe obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti i prodotti alimentari venduti nell’Unione Europea.

Solo così sarà possibile porre fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori permesso dall’attuale norma del codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione grazie ad ultime trasformazioni anche minime. È possibile sottoscrivere la proposta di legge in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e in tutte le sedi territoriali ma anche sul sito web www.coldiretti.it. I prodotti contraffatti secondo EUIPO sono spesso associati ai beni di lusso o al settore dell’abbigliamento e della moda. Tuttavia, secondo la valutazione 2022 della minaccia rappresentata dai reati contro la proprietà intellettuale, i prodotti alimentari – in particolare biscotti, pasta, patatine e dolciumi – sono stati la seconda categoria di prodotti più sequestrata alle frontiere esterne dell’UE nel 2020. Recenti risultati rivelano la portata allarmante di questa attività criminale.

La relazione 2025 dell’Europol sulla valutazione della minaccia della criminalità grave e organizzata (SOCTA) sottolinea che la crescita del commercio elettronico ha offerto ai contraffattori nuove possibilità di distribuire prodotti alimentari fraudolenti, rendendo sempre più difficile per i consumatori identificare i prodotti autentici. I criminali manipolano le etichette e gli imballaggi degli alimenti e modificano anche i processi di produzione, prendendo di mira prodotti di alto valore. La relazione SOCTA 2021 avverte che alcuni prodotti alimentari fraudolenti contengono sostanze pericolose quali metanolo, mercurio, fipronil e vari insetticidi o pesticidi. La contraffazione delle bevande, in particolare delle bevande alcoliche, rimane un problema significativo, con gruppi criminali organizzati che utilizzano metodi sofisticati per ingannare i consumatori. I contraffattori riutilizzano spesso bottiglie originali o stampano etichette false da apporre sulle bottiglie vuote, rendendo più difficile per i consumatori e le autorità distinguere i prodotti legittimi da quelli fraudolenti. Anche l’impatto economico è notevole.

Secondo i dati dell’EUIPO, il settore dei vini e delle bevande alcoliche è stato uno dei più colpiti dalla contraffazione nel periodo 2013-2017. In totale, 2 289 milioni di euro sono andati persi in vendite e quasi 5 700 posti di lavoro sono stati distrutti ogni anno nell’UE a causa della contraffazione. Anche la perdita di gettito fiscale derivante da questi prodotti è stata significativa, pari a 2 068 milioni di euro. La Cina e la Turchia sono stati tra i paesi di origine più segnalati per le bevande e gli alimenti contraffatti sequestrati alle frontiere esterne dell’UE nel 2019 e nel 2020. L’industria alimentare e delle bevande è un pilastro dell’economia dell’UE e contribuisce in modo significativo allo sviluppo regionale, all’occupazione e alla creazione di posti di lavoro. Dai vini ai prodotti alimentari tradizionali, le indicazioni geografiche (IG) consentono ai consumatori di riconoscere e distinguere i prodotti di qualità, aiutando al contempo i produttori a commercializzare meglio i loro prodotti. Queste denominazioni proteggono i nomi dei prodotti originari di regioni specifiche e che possiedono qualità o caratteristiche essenzialmente dovute all’ambiente geografico. Il sistema delle IG dell’UE comprende le denominazioni di origine protetta (DOP), le indicazioni geografiche protette (IGP) e le specialità tradizionali garantite (STG). Queste certificazioni preservano il ricco patrimonio culinario europeo e offrono ai consumatori una garanzia di autenticità e qualità.

Attualmente, l’Unione europea conta oltre 3 600 prodotti registrati come indicazioni geografiche. Francia , Italia e Germania sono in testa sia per la produzione che per il consumo di prodotti IG, con la Francia che da sola rappresenta quasi il 32% delle vendite di prodotti IG nell’UE. Il vino costituisce il 54% del consumo totale di prodotti IG nell’UE, il che lo rende particolarmente vulnerabile alla contraffazione. Altri prodotti fortemente colpiti dalla contraffazione sono l’olio d’oliva, la birra, la carne, il formaggio e i prodotti lattiero-caseari. La campagna dell’EUIPO «Cosa c’è in tavola?» fornisce consigli pratici ai consumatori su come proteggersi dai prodotti contraffatti. I consumatori sono vivamente incoraggiati ad acquistare da rivenditori e canali di distribuzione ufficiali, nonché dai siti web ufficiali dei marchi, per evitare prodotti contraffatti. Verificare l’etichettatura del prodotto e la sua origine e controllare la presenza dei loghi di certificazione può aiutare a confermare la legittimità del prodotto. In particolare, i consumatori dovrebbero cercare le etichette ufficiali dell’indicazione geografica dell’UE (IG), come DOP, IGP e STG, per garantire l’autenticità dei prodotti che acquistano. È inoltre importante esaminare attentamente la confezione e il prodotto stesso, poiché i prodotti contraffatti presentano spesso difetti di finitura o errori ortografici. L’utilizzo di strumenti di autenticazione, come codici QR e ologrammi, può ulteriormente aiutare a verificare l’autenticità di un prodotto. L’EUIPO ha pubblicato una guida alle tecnologie anticontraffazione e antipirateria che include oltre 40 tecnologie che possono aiutare gli imprenditori a proteggere i propri marchi. La contraffazione di alimenti e bevande e l’uso abusivo delle indicazioni geografiche costituiscono un reato grave e significativo che deve essere contrastato a livello internazionale.

L’EUIPO è attivamente impegnata nella lotta alla contraffazione in tutta l’UE. Nell’ambito dei suoi sforzi, collabora con varie organizzazioni e autorità di contrasto, tra cui le forze di polizia e i titolari dei diritti, per migliorare la cooperazione transfrontaliera e l’applicazione della legge in Europa. Operazioni di alto profilo come OPSON – che in greco antico significa “cibo” – contribuiscono a rimuovere dal mercato alimenti e bevande contraffatti e di qualità inferiore. Nell’edizione 2024, l’operazione OPSON, coordinata da Europol e Interpol in collaborazione con varie autorità di contrasto di 29 paesi europei e con produttori di alimenti e bevande, ha portato al sequestro di 22000 tonnellate di alimenti e circa 850 000 litri di bevande (per lo più alcoliche), per un valore di 91 milioni di euro. L’operazione ha inoltre portato allo smantellamento di 11 reti criminali e alla segnalazione alle autorità giudiziarie di 278 persone coinvolte nella contraffazione.

Nell’ambito di queste operazioni, l’EUIPO fornisce competenze in materia di diritti di proprietà intellettuale, in particolare marchi e indicazioni geografiche, offrendo anche formazione e collaborando strettamente con le autorità di contrasto per combattere la contraffazione. Come evidenziato dalle relazioni dell’EUIPO, la produzione e la distribuzione di prodotti contraffatti sono spesso legate alla criminalità organizzata, attività che minano le imprese legittime, mettono in pericolo la salute dei consumatori e contribuiscono a finanziare altri tipi di reati gravi, quali il traffico di droga, il riciclaggio di denaro, la criminalità informatica, la frode e persino il terrorismo.

(Fonte: ilpuntocoldiretti.it)