VIP, l’associazione dei produttori di frutta e verdura della Val Venosta, chiude con ottimismo la campagna 2024/2025. Il destoccaggio delle mele biologiche procede regolarmente e la domanda, leggermente superiore all’offerta, ha sostenuto buoni livelli di prezzo, premiando a valore la qualità del prodotto anche nella fase finale della stagione.
Merito della tenuta e dell’eccellente qualità organolettica delle mele coltivate tra i 500 e i 1.100 metri, mantenuta mese dopo mese grazie a un’attenta gestione post-raccolta.
Il punto vendita è la chiave per far crescere il consumo
In questo quadro positivo si rafforza anche la collaborazione con EcorNaturaSì, realtà di riferimento per il biologico in Italia. Un’alleanza che ha portato nei punti vendita nuove varietà di mele bio, valorizzate da attività come degustazioni e materiali informativi.
“Oggi, più che mai, il punto vendita è centrale. Dobbiamo agire lì, per rendere visibile il biologico e proporlo al grande pubblico”, dichiara Gerhard Eberhöfer, responsabile varietà Bio di VIP.
L’andamento complessivamente buono è stato possibile nonostante una campagna che ha in parte risentito di condizioni climatiche sfavorevoli: la scarsa disponibilità della Golden Bio comporterà un’interruzione della fornitura già a fine giugno, lasciando un vuoto di circa tre mesi prima della nuova raccolta.
“Siamo comunque ottimisti di poter garantire anche quest’anno una buona rendita per i nostri soci. Ma se non viene riconosciuto il giusto valore al prodotto e al lavoro agricolo, alcuni produttori potrebbero decidere di abbandonare la produzione biologica, o addirittura l’attività agricola stessa. Non si tratta più solo di incentivare la produzione, ma di creare condizioni favorevoli allo sviluppo della domanda. Solo così possiamo assicurare un futuro al bio e a chi lo rende possibile ogni giorno”, aggiunge Eberhöfer.
Il contesto di mercato
Un messaggio che arriva in un momento in cui, secondo i dati ISMEA relativi agli anni 2023 e 2024, il consumo di mele bio in Italia non ha mostrato segnali di ripresa. Il comparto resta fermo, frenato da costi crescenti e poca visibilità del prodotto sugli scaffali della grande distribuzione.
Senza un giusto valore, il Bio non ha futuro
Per VIP, ripartire dal punto vendita è dunque fondamentale. “Una mela biologica posizionata in un’area dedicata viene vista solo da chi ha già deciso di acquistarla. Ma questo rappresenta appena il 2-3% dei consumatori – spiega Eberhöfer –. Se vogliamo intercettare il restante 97%, dobbiamo proporla accanto alla mela convenzionale, dando la possibilità di scegliere, confrontare e comprendere”.
La strategia passa anche dalla diversificazione dell’offerta: nuove varietà, articoli di primo prezzo, formati pratici e frutti con piccole imperfezioni aiutano a intercettare pubblici diversi. “Non possiamo pensare che l’unica opzione bio sia limitata a poche varietà in punto vendita – prosegue Eberhöfer –. Servono almeno tre o quattro alternative e un assortimento che tenga conto di gusti e stili di acquisto diversi”.
VIP e EcorNaturaSì: quando la sinergia fa davvero la differenza
Negli ultimi anni, la collaborazione tra VIP Val Venosta e EcorNaturaSì ha portato nei negozi specializzati diverse nuove varietà di mele bio, disponibili tutto l’anno.
Le attività in-store – dalle degustazioni ai materiali informativi – hanno coinvolto e fidelizzato un numero crescente di consumatori, contribuendo ad avvicinarli a un’offerta sempre più innovativa.
L’ultimo progetto, realizzato a Roma e provincia, ha valorizzato la Golden Bio della Val Venosta in chiave food pairing, abbinandola al Pecorino Romano DOP del Lazio: due eccellenze territoriali unite in un’esperienza di gusto. “Siamo convinti che l’incontro tra VIP, leader nella produzione di mele biologiche, ed EcorNaturaSì, punto di riferimento nel commercio biologico italiano, rappresenti una combinazione vincente capace di generare valore aggiunto per entrambi i partner – e soprattutto per i consumatori finali”, conclude Benjamin Laimer, responsabile marketing di VIP.