Nel corso del 2024 l’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) ha effettuato specifici controlli, in tutto il territorio nazionale, al fine di verificare la conformità delle relazioni commerciali tra acquirenti e fornitori alle disposizioni del d.lgs. n. 198/2021, con particolare riferimento alle transazioni intercorrenti tra produttori/organizzazioni di produttori, le imprese di trasformazione, di distribuzione all’ingrosso e al dettaglio (GDO).
Sono state svolte 10 attività in collaborazione con la Guardia di Finanza (GdF) e 8 attività con i Reparti Carabinieri Tutela Agroalimentare (RAC). Sono stati interessati 11 settori dell’ortofrutta, 5 del lattiero-caseario, 1 delle conserve di pomodoro, 1 della carne suina. L’ICQRF, inoltre, ha trattato le 18 denunce pervenute nel corso dell’anno, prevalentemente tramite la casella di posta elettronica dedicata “Pratiche sleali”.
Alcune denunce, tuttavia non riportavano i riferimenti dei soggetti ai quali ricondurre le pratiche commerciali sleali o le condotte in esse segnalate erano descritte in modo generico e, pertanto, sono state utilizzate ai fini dell’analisi del rischio per la programmazione delle attività future. Complessivamente, nel 2024, l’ICQRF ha effettuato 809 controlli (sia ispezioni che controlli interni), interessando 325 operatori economici (sia acquirenti che fornitori) e ha elevato 564 contestazioni amministrative a seguito delle violazioni accertate. Il maggior numero di irregolarità è stato riscontrato nei settori lattiero-caseario e ortofrutticolo.
(Fonte: ilpuntocoldiretti.it)