La varietà si presenta sul mercato con una nuova denominazione che rafforza il suo legame con il Consorzio e i suoi valori. Dolce e succosa ma anche compatta e dalla buccia dura, la mela Club si conferma resiliente alle insidie meteo e particolarmente adatta all’esportazione
Un binomio che si rafforza, una scelta di co-branding che punta ad affermare la storia e l’identità di una mela particolare e molto apprezzata. Parliamo di Tessa®, una delle varietà Club commercializzate da Melinda e La Trentina che, proprio in questi giorni, si propone ai consumatori con un nuovo marchio che include quella che oggi, in Italia, è la marca più nota del settore ortofrutta. Una scelta carica di significato, dunque, che interesserà il mercato italiano e quello di altri Paesi strategici.
“L’avvio della commercializzazione sotto la nuova denominazione Melinda Tessa® rappresenta una novità importante che, in termini di branding, ci consente di uniformare le campagne di vendita e marketing di questa varietà con quelle delle altre mele Club che compongono la nostra offerta”, spiega Andrea Fedrizzi, responsabile marketing di Melinda. “In questo modo potremo rivolgerci in modo più efficace ai consumatori comunicando con maggiore forza i valori di questo frutto affiancandoli a quelli del nostro Consorzio come l’eccellenza della produzione, lo spirito cooperativo e, soprattutto, il legame con il nostro territorio”.
Tessa® è il nome commerciale della varietà sviluppata da Feno Srl e commercializzata in esclusiva in Italia da Melinda e La Trentina a seguito di un accordo firmato nel 2018. Nata dall’incrocio tra Gala e Pink Rose, questa mela si caratterizza per una polpa croccante e succosa, con bassa acidità e un sapore dolce e aromatico. Presenta inoltre una buccia liscia di colore rosso intenso dotato di particolare brillantezza. A segnarne l’identità, infine, è la sua proverbiale resistenza, una caratteristica da cui discendono importanti implicazioni commerciali.
Gli esemplari di Tessa®, infatti, evidenziano aspetti chiave come un elevato peso specifico e una grande compattezza e sono quindi particolarmente resistenti alle ammaccature e agli urti. Ne deriva una maggiore resilienza all’impatto del maltempo così come alle tipiche condizioni di “stress” associate al trasporto su lunghe distanze. Una mela “forte”, dunque, che ben si adatta alle insidie del cambiamento climatico e all’export oltremare e che, come tale, è pronta a consolidare la propria presenza anche nel mercato internazionale.
